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IL 20 GENNAIO TUTTI A ROMA! "ACCOGLIENZA" A SARKOZY, MERKEL E MONTI!

domenica 3 marzo 2013

Elezioni 2013: Ripartire dalla Torre di Pisa



Piccola analisi del voto a sinistra

 Se nel 2008 la sinistra radicale è uscita dal parlamento con le ossa rotte, nel 2013 la sinistra tout court ne esce totalmente ridimensionata e messa in ridicolo. Rivoluzione Civile non raggiunge nemmeno il 3%. Inutile accampare qualsiasi scusa: non c'è voto utile, voto di protesta, mancanza di simboli che tenga. Il solo fatto di aver presentato la lista dopo una baraonda di soluzioni ambigue (FdS distrutta, con Rifondazione che cerca di intraprendere una avventura con i professori di Cambiare si può, Comunisti Italiani che danno l'appoggio al primo turno a Vendola, al secondo turno a Bersani per poi tornare, dopo il rifiuto di qualsiasi dialogo da parte del PD, a creare la lista alternativa) era già avvertito come un gran risultato risicato. Credo che la nostra sconfitta non si possa spiegare se non capendo cosa abbiamo fatto come comunisti da Luglio 2012 fino alla presentazione del simbolo di Antonio Ingroia (che ringrazio per il coraggio che ha messo e per averci messo la faccia in questa campagna elettorale). Vendola riesce a portare la sinistra, la sua sinistra, in parlamento, ma con dati davvero risicati. Riesce a malapena a raggiungere il 3% (e grazie alla legge elettorale ottiene seggi). Di fatto, SeL diventa marginale per qualsiasi ipotesi di governo. Questo perchè SeL da due anni, pur trovando una certa unità interna, ha approvato qualsiasi esperienza del PD seppur fallimentare (vedi Napoli e Palermo), e quelle poche volte che si smarca dal PD, si incastra in politicismi incomprensibili e impopolari a sinistra (vedi accordo Bersani - Monti). Le Primarie si confermano come una esperienza di propaganda elettorale e di voto d'apparato, nulla di più. il PD, che doveva stravincere queste elezioni, riesce a perdere vincendo. il confronto con il 2008 è impietoso: raggiungere a malapena il 25% come primo partito del centrosinistra è una sconfitta allucinante. Il Partito Democratico paga sostalziamente tre cose: 1)Governo Monti, appoggiato e sostenuto con convinzione; 2)Una campagna anonima; 3) L'aver continuato a corteggiare Monti garantendo la stabilità delle riforme (soprattutto quella Fornero) del esecutivo tecnico. E il grosso risultato di Grillo racchiude un'ultima critica che unisce queste tre esperienze: la sinistra e il centrosinistra non sanno più parlare a questo paese. 

 Grillo: piccola esegesi della sua vittoria Grillo raggiunge quote incredibili. Spiegare il voto al M5S con le vecchie logiche è impossibile: 1) perché Grillo ha totalmente rotto lo schema classico delle votazioni italiane, cioè il voto geografico. Grillo prende, nelle varie regione, tra il 17 e oltre il 30%, senza alcuna distinzione. Non esistono più, quindi,regioni rosse o regioni blu (con la DC, bianche), o verdi. 2) perchè il voto a Grillo è un voto che prende tutte le classi sociali. E' un voto interclassista. Lo ha votato l'imprenditore triestino come il contadino siciliano, lo ha votato il dipendente pubblico romano come il precario privato milanese. il Movimento 5 Stelle ha vinto queste elezioni perché è stato avvertito come antisistema, dove il sistema è rappresentato solamente dalla cosidetta "Casta", quella di Montecitorio, e il Movimento 5 Stelle si è espresso mediaticamente come un semplice gruppo di cittadini organizzati. Questo clima è stato peraltro pompato dai mass media, già ghiotti di notizie "anti- casta", e i mass media dunque hanno sicuramente giocato un ruolo importante per il successo del M5S nelle piazze italiane. I mass media, dunque, calcando la mano su la pioggia di fango con cui il sistema parlamentare si è ritrovato (Monte dei Paschi di Siena da una parte, le varie inchieste giudiziarie di B. e Lega dall'altra), ha premiato il movimento, creando (citando Gramsci) una "condivisione sentimentale" tra gli elettori e il Movimento 5 Stelle.

Centro Destra e Destra. "Se Atene piange, Sparta non ride". il Popolo delle libertà ha recuperato elettorato, ma anche qui il dato è impietoso se raffrontato con le ultime elezioni politiche. Metà dei suoi elettori o non hanno votato o ha votato Grillo. La Lega vince la regione Lombardia, ma dimezzando il suo peso elettorale sia al Pirellone che in Parlamento. Di fatto, per non perdere il suo nuovo giocattolo, "la macroregione del Nord", è legata più che mai mani e piedi con Berlusconi, capace ancora di far cadere i tre governatori leghisti. Le varie liste di ultradestra, insieme, raggiungono il 3%, ma (per fortuna) la loro frammentazione scomposita non li porta in Parlamento. 

Sinistra post voto Tutte le dirigenze dei partiti che hanno composto Rivoluzione Civile sono dimissionarie. Sia Rifondazione che Comunisti Italiani, dunque, rinnoveranno i loro organi direttivi. E' un passaggio fondamentale per capire come superare la nostra sconfitta, che prima di essere elettorale è culturale. Come dicevo, Non sappiamo più parlare al paese. Forse non riusciamo nemmeno a parlarci fra di noi. Come dicevo, aver trovato un'unità con altre formazioni è stato positivo visto ciò che era successo precedentemente, ma siamo stati avvertiti come cartello elettorale e, peggio ancora, inutili alle lotte di questo paese. Prova ne è il risultato nei territori No Tav, dove il Movimento 5 Stelle è il primo partito mentre noi raccimoliamo le briciole. 

Cambiare paradigma Adesso si aprirà un bivio: Ci saranno compagni che, come nel 2008, si rinchiuderanno nelle nostre sicurezze identitarie (più che giusto, ma non sufficiente) e chi uscirà totalmente dal laboratorio politico chiamato Rifondazione. Se c'è una cosa che ho capito da questa campagna elettorale è che non troviamo nessuna via di mezzo: O ci esaltiamo o ci deprimiamo. E' stato così per la Federazione della Sinistra, E' stato così per Rivoluzione Civile, sarà così per il Congresso. Si fa quindi forte, il bisogno di cambiare passo. Occorrono atti coraggiosi, che possano non solo portare all'unità quella vera, ma che serva a far cambiare il paradigma dello nostro stare insieme. Cambiarlo significa rovesciare questa serie di sconfitte, significa essere nuovamente protagonisti delle lotte e, dove non ci è permesso esserlo, forti testimoni.

Partecipare, con i distinguo. Dunque, dopo tanti tentennamenti e prese di posizioni post voto, ho deciso che rinnoverò la tessera e, dunque, parteciperò nuovamente al congresso del mio partito, Rifondazione Comunista. Ma ci tengo a precisare: 1)Non parteciperò a nessun congresso se questo sarà una resa dei conti; 2)Non parteciperò a nessun congresso se questo sarà l'ennesimo tentativo di rimanere così come siamo; 3)Non parteciperò a nessun congresso se questo non garantirà una prospettiva politica, un rinnovamento totale a 360 gradi di idee; 4)Non parteciperò a nessun congresso se questo non garantirà nessun adeguamento delle nostre idee, che non significa ripudiarle, ma aggiornarle, portarle fuori da un contesto che, ahinoi, ci porta a essere marginali e quindi inutili. E questo punto riguarda sia la teoria che la pratica. 

 "Gli errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli: per esempio la torre di Pisa". (Gianni Rodari)

lunedì 27 agosto 2012

SARDIGNA: TERRA E DIGNITA'



Nel 1966 uscì, per la regia di Luigi Zampa, il film "Una questione d'onore".In una Sardegna descritta tra faide familiari e pecore (il film ha un timbro molto pirandelliano, ma anche molto stereotipato nei confronti del popolo sardo, ndr),  Efisio Mulas (Ugo Tognazzi) rientra nel suo paese, ma, invece di eseguire il mandato di uccidere un acerrimo quanto secolare nemico del suo Padrino vigliacco (Bernard Blier), passa la notte con la sposa Domenicangela (Nicoletta Macchiavelli), che rimane incinta. Ma qualcuno esegue il delitto al posto suo. Efisio allora per mesi si domanda "Meglio passare per assassino o per cornuto?"e alla fine, uccidendo la moglie, opta per la seconda ipotesi.

In questi ultimi anni, la Sardegna, tutta, sta girando un nuovo film, molto realistico, ma l'onore non c'entra assolutamente niente.

In questo nuovo lungometraggio il padrino è interpretato da vari attori: si può sicuramente riconoscere il governo e le istituzioni, che prima destinano fondi attraverso le banche per aiutare il territorio, lasciando però in balia degli interessi e senza alcuna prospettiva molti piccoli imprenditori. E dove non arriva la banca, c'è Equitalia.

Un altro padrino, seppur collettivo, sono le multinazionali, che sfruttando sempre il padrino precedente hanno fatto illudere i lavoratori sardi con prospettive e promesse, come quella di tenere la produzione sull'isola che, in realtà, quest'Isola è stata sedotta ed oggi abbandonata a sé stessa.

Ma rispetto al film di Zampa, qui i nostri Efisio che vivono nel Sulcis non hanno alcun dubbio su chi prendersela, non si arrendono alla logica dell'aut aut tra faida e tenersi le corna. Decidono di lottare, di sputtanare apertamente chi lo ha usato per i suoi interessi. I nostri Efisio, come nel film, hanno la testa dura, e con quella testa, qualcuno prima o poi si dovrà fare male.

Sapete qual è il titolo di questo film, molto realistico? Una questione di dignità.

I lavoratori Alcoa, i minatori del CarbonSulcis, gli usurati dalle banche e da Equitalia, non ci stanno.

Spero che questo film venga presto trasmesso su tutte le "sale" italiane.

P.S. Smilitarizzo l'inno della brigata Sassari e la decido a tutti i miei consanguinei da parte di madre, figlia di un minatore di Carbonia. SARDIGNA, AVANTI FORZA PARIS!




"C'è chi prende coscienza della propria condizione
e rifiuta con forza
il ricatto del padrone
la pistola alla tempia
è un gioco democratico
o accetti tutte quante le sue regole
o lui sposta le sue aziende all'estero"




giovedì 2 agosto 2012

Polo della Speranza: istruzioni per l'uso.



Poche ore fa ho scritto di SeL, PD e UDC, possibile polo chiamato "Polo della Speranza" e di come il documento SeL cozzi con il documento chiamato "Carta dei progressisti" del Partito Democratico.


Ora passiamo all'esempio pratico.






Prendete la Carta degli Intenti (LINK). Andate a pagina 14. Troverete scritto questo:


Le forze della coalizione, in un quadro di lealtà e civiltà dei rapporti, si dovranno impegnare a:
• sostenere in modo leale e per l’intero arco della legislatura l’azione del
premier scelto con le primarie;
• affidare a chi avrà l’onere e l’onore di guidare la maggioranza, la responsabilità di una composizione del governo snella, sottratta a logiche di spartizione e ispirata a criteri di competenza, rinnovamento e credibilità interna e
internazionale;
• vincolare la risoluzione di controversie relative a singoli atti o provvedimenti rilevanti a una votazione a maggioranza qualificata dei gruppi parlamentari convocati in seduta congiunta;
• assicurare il pieno sostegno, fino alla loro eventuale rinegoziazione, degli
impegni internazionali già assunti dal nostro Paese o che dovranno esserlo in
un prossimo futuro;
• appoggiare l’esecutivo in tutte le misure di ordine economico e istituzionale che nei prossimi anni si renderanno necessarie per difendere la moneta
unica e procedere verso un governo politico-economico federale dell’eurozona.

Premesso che in un altro punto il testo parla chiaramente di accordo con i moderati (chiamateli se volete UDC), La scommessa di SeL, l'unica per capire tutta la faccenda, è quella di puntare alla vittoria nelle primarie. Come nel 2006 con Bertinotti. Ma quella del prossimo anno è molto peggio. Perché il rischio è che: 
1) Nichi perde e non conta niente nella maggioranza, ma è costretto visto il patto a sostenere un candidato PD che probabilmente aprirà subito dopo all'UDC. Il PD così ha risolto un primo problema: SeL vuole le primarie e l'UDC no? ottimo: faranno le primarie con Vendola senza l'UDC, metteranno 5,6,7,8 nomi di disturbo così sono sicuri che vince uno del Partito Democratico e dopo la vittoria clamorosa chiamano Casini e i Mafia Boys...



2) Nichi vince, ma dovrà contare su un sostegno forte in parlamento di tutti i partiti se vuole far valere il suo documento. Facciamo un esempio banale: Vendola premier propone un documento sui matrimoni gay. La linea del PD è quello delle unioni civili, l'UDC sono per il medioevo invece. Almeno che Nichi Vendola non modifichi il testo, nè il PD nè l'UDC voteranno il testo, quindi niente maggioranza qualificata.


Altro esempio: Nichi vuole rinegoziare il fiscal compact, ma secondo il patto degli intenti dei progressisti, bisogna rispettare gli accordi già presi. 


Ulteriore esempio: Supponiamo che la Nato voglia intervenire in Siria con la bomba atomica e, in questi mesi, il parlamento approvi questo impegno. Qualche mese dopo, il Nichi premier (premesso che forse sarebbe pure d'accordo) supponiamo che però dica: "no alla bomba atomica in Siria!", gli alleati gli direbbero: "Mi dispiace, ma abbiamo preso l'impegno nella scorsa legislatura, se non rispetti il Patto dei Progressisti sei un irresponsabile!".


Insomma, Sarebbe un qualcosa peggio dell'Unione del 2006! Do you remember?

Insomma, come direbbero i CCCP, Caro Nichi, "il gioco volge al termine: punta sul nero, punta sul rosso, punta di più, il gioco è fatto. La posta sei tu". Ma in questo caso la posta è la sinistra che si perde in un fatale All-In.


mercoledì 1 agosto 2012

E' morta la Sinistra! Viva la Sinistra!



Finalmente Vendola esce allo scoperto, ma vedendo le prime reazioni del suo popolo (LINK REPUBBLICA), Nichi convoca in media res una conferenza stampa, dove la novità è che si candiderà alle primarie del centro sinistra, ma dichiara di non avere niente a che fare con l'UDC, ma non pone veti.

Cercherò di entrare nel merito di questo importante passo, partendo con il documento distribuito durante la conferenza stampa nella sede nazionale di SeL. Questo documento (qui il testo), lo dico subito, lo condivido al 99%. Si parla di democrazia, di diritti, di lavoro, di lotta al precariato totale.

Ma la condivisione si limita al testo. Parlare di questi argomenti e cercare di vincere le primarie (le faranno? se le faranno e Nichi perde, cosa farà SeL?) di una coalizione dove troviamo non solo il PD, che ha permesso l'avvio di un governo tecnocratico liberista e con punte di destra e che ha licenziato un documento (carta d'intenti) che differisce in molti punti a quello di SeL, ma con molta probabilità avremo l'UDC, cioè quel partito che per oltre 15 anni è stata al fianco di Forza Italia, AN e Lega Nord e che ha già detto di voler candidare alcuni tecnici del governo Monti. In che modo Vendola può far digerire, per esempio "il rispetto della libertà di scelta per il fine vita, per la regolamentazione della fecondazione assistita, per la rigorosa applicazione della legge 194" a Casini e Buttiglione? Come fare digerire ai dirigenti PD la difesa dell'articolo 18 e il reddito minimo garantito, quando il capogruppo al Senato Anna Finocchiaro ha salutato la riforma Fornero come un qualcosa di positivo, di "innovativo e riformatore"?

Con quel documento, più passa il tempo, più penso che sia un altro tatticismo di Vendola, per cercare di tirare la volata e far strappare l'accordo tra PD e UDC, che con l'esclusione di Di Pietro, è già in atto. Ma con le elezioni a pochi mesi, quanto è utile continuare con il tatticismo di vecchissimo stile? Tutti questi tatticismi la sinistra le ha già vissute, nel 2006, con le primarie che hanno "acclamato" Prodi. Il resto è storia e non mi dilungo più di tanto.

Si apre, dunque e comunque, uno spazio enorme lasciato sia da SeL, sia dal PD e sia da Di Pietro, che oggi ha depositato 4 quesiti, 2 totalmente anticasta per strizzare l'occhio con l'antipolitica alla Grillo e 2 sul lavoro, quesiti che ha deciso di depositare senza valutare che la FIOM ci stava lavorando con altri movimenti e partiti.

Tutto farebbe pensare che questo spazio sia della FdS. Ma la FdS è divisa, io non lo voglio nascondere, tra chi vuole trovare un accordo con il PD per vari motivi (che non condanno) e chi non lo vuole. Questa divisione, se non ricomposta nel più breve tempo, rischia di farci rimanere marginali e debilita fortemente la nostra richiesta, più che giusta, di unità a sinistra, di un programma totalmente alternativo a chi vuole svendere il nostro paese.

Faccio un esempio di virtù della FdS: provate a leggere i commenti scritti sul sito di SeL. In molti, seppur non citando gli autori, parlano di polo alternativo e ho trovato (cosa che fino a qualche mese fa pensavo immaginabile) apprezzamenti a Ferrero. Ma proviamo a pensare cosa sarebbe successo se non avessimo tentato, come abbiamo fatto in questi anni, la strada di chiedere fortemente l'unità a sinistra contro lo strapotere del pensiero unico.

Non bisogna perdere tempo, bisogna chiarire, anche con un aspro confronto ma sincero, quello che vogliamo fare e dire, come lo vogliamo fare e dire, con chi lo vogliamo fare e dire.

Diventiamo i protagonisti della sinistra nuova, che sostituisce gli atteggiamenti della sinistra di questi ultimi anni. Come ha scritto giustamente un compagno sul suo profilo internet "è morta la Sinistra. Viva la Sinistra".


martedì 17 luglio 2012

MATRIMONI CON I GRILLI SECCHI (E DIVORZI ALL'ITALIANA)

Discutevo l'altro giorno con un amico del Partito Democratico L'assemblea del PD. Ci teneva a dirmi dell'imbarazzo e che, prima del caos, l'assemblea ha discusso per sei ore. Io ci tenevo a dirgli, invece, che potevano discutere pure 30 ore, ma il fatto è che, sui temi dei diritti civili, il partito non esiste.

Nel film di Neil Jordan sulla vita del patriota irlandese Micheal Collins (è la solita americanata, ma merita la visione), c'è un dialogo fra Collins e il suo miglior amico. In questo dialogo Collins dice: "Odio gli inglesi, perché mi costringono ad odiarli". Diciamo che in questo momento provo la stessa cosa con i democratici: li odio, perché mi costringono ad odiarli.

Li odio quando votano il fiscal compact, lo spending review, in poche parole quando sostengono un governo che, nei fatti, sta facendo ciò che Berlusconi voleva ma non poteva fare.

Pensateci: Perché le proteste all'interno del PD vengono montate sui diritti civili mentre sull'articolo 18 e, in generale, sul lavoro, tutti d'accordo?

E' inutile, secondo me,da parte di Bersani precisare che il Partito Democratico sostiene Monti e nella medesima frase dire che non è il loro governo. Non è credibile anche perché, in vista delle elezioni, ci tiene anche a dire che vorrebbe continuare sulla linea montiana.

LA SOCIALDEMOCRAZIA: TUTTA DA BUTTARE?

Perché "odio" il PD? Baste leggere delle iniziative di François Hollande nei primi due mesi di governo:

1) Abolizione del 100% delle auto blu"Un dirigente che guadagna 650.000 euro all’anno, se non può permettersi il lusso di acquistare una bella vettura con il proprio guadagno meritato, vuoldire che è troppo avaro, o è stupido, o è disonesto. La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure."

2) Con i 345 milioni di euro risparmiati, apertura il 15 agosto 2012 di 175 istituti di ricerca scientifica avanzata ad alta tecnologia, assumendo 2.560 giovani scienziati disoccupati “per aumentare la competitività e la produttività della nazione”.

3) Abolizione dello scudo fiscale (definito “socialmente immorale”) ed emanazione di un urgente decreto presidenziale per un'aliquota del 75% di aumento nella tassazione per tutte le famiglie che, al netto, guadagnano più di 5 milioni di euro all’anno.

4) Assunzione di 59.870 laureati disoccupati, di cui 6.900 dal 1 luglio del 2012, e poi altri 12.500 dal 1 settembre come insegnanti nella pubblica istruzione.

5) Eliminazione di sovvenzioni statali alla Chiesa Cattolica per il valore di 2,3 miliardi di euro che finanziavano licei privati esclusivi, e varo (con quei soldi) un piano per la costruzione di 4.500 asili nido e 3.700 scuole elementari avviando un piano di rilancio degli investimenti nelle infrastrutture nazionali.

6) Istituzione del “bonus cultura” presidenziale, un dispositivo che consente di pagare tasse zero a chiunque si costituisca come cooperativa e apra una libreria indipendente assumendo almeno due laureati disoccupati iscritti alla lista dei disoccupati oppure cassintegrati, in modo tale da far risparmiare parecchi quattrini della spesa pubblica, dare un minimo contributo all’occupazione e rilanciare dei nuovi status sociali.

7) Abolizione di tutti i sussidi governativi a riviste, giornali, fondazioni e case editrici, sostituite da comitati di “imprenditori statali” che finanziano aziende culturali sulla base di presentazione di piani business legati a strategie di mercato avanzate.

8) Agevolazioni fiscali alle banche che offrono crediti agevolati ad aziende che producono merci francesi; tassa supplementare su chi offre strumenti finanziari.

9) Decurtazione del 25% dello stipendio di tutti i funzionari governativi, del 32% di tutti i parlamentari e del 40% di tutti gli alti dirigenti statali che guadagnano più di 800mila euro all’anno.

10) Con quella cifra (circa 4 miliardi di euro) ha istituito un fondo garanzia welfare che attribuisce a “donne mamme single” in condizioni finanziarie disagiate uno stipendio garantito mensile per la durata di cinque anni, finché il bambino non va alle scuole elementari, e per tre anni se il bambino è più grande.

Tutto questo senza toccare il pareggio di bilancio. Lo spread addirittura è sceso, arrivando a 101. L’inflazione non è salita. La competitività e la produttività nazionale è aumentata nel mese di giugno per la prima volta da tre anni a questa parte

Premesso che lungi da me una valutazione in pochi mesi di governo (evitando gli errori di gridare, per esempio, W Zapatero), è giusto da parte nostra sparare nel mucchio non elencando le differenze tra questa socialdemocrazia e quella italiana o greca? Pensiamoci...

GRILLO

Concludo dicendo poche cose Grillo che, come un qualsiasi mostro politico, non ha perso l'occasione di attaccare il PD. Dal suo blog sentenzia:

"Non c'è nulla di male a essere gay. Fa invece schifo negare diritti sacrosanti per un pugno di voti".


Peccato che, qualche tempo fa, lo stesso Grillo vedeva la campagna sulla cittadinanza alle seconde generazioni di stranieri come una iniziativa da parte dei partiti, per depistare i cittadini. 

I casi sono due: o è incoerente per demagogia o è un passo avanti. Mi avvalgo della facoltà di non rispondere, per il momento. 

domenica 13 maggio 2012

LE NOSTRE 4 STELLE.

Finire la settimana con una bella manifestazione tutta nostra, tutta comunista mi ha fatto, nuovamente, riflettere sul nostro partito che, nonostante tutto, c'è e continua esistere. Portare in una Piazza della Repubblica 40000 persone ci deve far riflettere tutti. Lo ha ricordato il nostro segretario, Paolo Ferrero, che ora tocca lavorare, adesso, nelle nostre città e non un mese prima dalle elezioni politiche.

I dati elettorali infatti ci dicono che stiamo fermi, come tutto il centrosinistra, al nostro 2,5 %. Sel scende dalla luna dei sondaggi e si attesta sotto il 4% mentre l'IdV arriva intorno al 3%. In alcuni comuni, come Parma (e il mio paese, Bracciano) la Federazione della Sinistra si sfalda come neve al sole.

Il malessere, veleggiato dal vento anti-casta, fa dimenticare che il vero problema è sul sociale, sulla mancanza di spazi democratici. Questo vento fa navigare su buone acque il Movimento 5 Stelle, dove sulla questione delle istituzioni è più avanti, ma mostra molte contraddizioni interne su molte tematiche importanti.

M5S che intercetta i voti del centrodestra, dove troviamo (soprattutto al Nord) un calo vertiginoso del PdL e soprattutto della Lega, colpita dal Caso Belsito e Bossi.

In piazza abbiamo sentito le esperienze dei compagni greci, francesi, portoghesi, spagnoli e tedeschi. In tutti questi paesi, si è cercata e ottenuta una sintesi politica e, soprattutto, in ogni paese le varie anime delle sinistre sono unite sotto forma di federazioni o similari. Noi dobbiamo insistere, andare oltre la FdS, arrivare ad una nuova esperienza, partecipata, ma dove ogni esperienza, ogni credo politico viene difeso anziché condannato. Partire, con le dovute correzioni, alla forma dei promotori dell'ALBA (il soggetto proposto qualche settimana fa dalle pagine del Manifesto). 

Un'altra riflessione, dovuta anche dalla mia esperienza da candidato di Rifondazione, è una frase che ho sentito da tante persone. Questa frase è una richiesta chiara e precisa: "abbiamo bisogno di giovani in questa Politica". Io penso che hanno ragione. Uno dei motivi per cui il vento anticasta è così forte credo che sia dovuto anche dal fatto che troviamo sempre le stesse persone, magari riciclate in formazioni dubbie e nate solamente per mantenere lo stato di cose presenti. Ieri, poi, in piazza, i maggiori commenti positivi erano per noi giovani. Sfruttateci, compagni! Siamo preparati, siamo pronti per qualsiasi esperienza attiva.

Se per qualcuno occorrono 5 stelle, per una esperienza così servono tre stelle: unità, coerenza e rinnovamento (Che con la nostra stella sulla nostra bandiera comunista fanno 4 stelle!).

lunedì 9 aprile 2012

LISTA CONTRO SALA? NO, PROGRAMMA CONDIVISO CON I CITTADINI

Pubblico la sintesi del programma elettorale della mia lista, Bracciano Bene Comune. Alcuni volantini dell' Unione Democratica per Bracciano mettono Sala in mezzo a due sagome che entrambe dicono "Via Sala", così da dire che la nostra lista ha un programma convergente con la destra.

Ma noi qualcosa la vogliamo veramente portare via: la politica che mi dice: "il nazionale non incide per niente sul locale, quindi non parlarne"; la politica che ci dice: "Un accordo si trova su tutto"; la politica che dice: "Voi fate così perché non volete lui". Io sono per la Politica, quella vera.

In poche parole, noi siamo contro chi propone programmi e poi cambia le cose in corso d'opera.

E mi pare che su questo ci sia poco da discutere...


PROGRAMMA PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE BRACCIANO 2012

Occorre definire la nostra visione del futuro di Bracciano e della vita sociale e politica, delineando la città ed il territorio che vogliamo nella consapevolezza che per realizzarlo occorre avviare un cammino non breve né facile.

Il nostro programma elettorale rappresenta l’inizio di questo percorso e indica i temi su cui intendiamo concentrare la nostra azione e le priorità.

In sintesi il nostro sogno è realizzare il “Comune bene comune”; è un bene costituito da varie componenti, delle quali vogliamo riappropriarci esercitando la cittadinanza attiva e restituendo alle persone il potere di scelta.

Condizione preliminare a tutto ciò è il rispetto della legalità, ai vari livelli, da quello nazionale a quello comunale, passando per la Regione e la Provincia.

Difesa dei beni comuni, trasparenza, legalità e democrazia partecipata costituiscono per noi un unicum inscindibile.

Ci proponiamo di mettere in campo politiche volte alla riconciliazione dei differenti bisogni economici, sociali e ambientali dei cittadini di Bracciano, avendo come obiettivo la qualità della vita e la sostenibilità. Parole d’ordine sono: partecipazione e prevenzione dei problemi.

Aderiamo al Manifesto per un futuro sostenibile dellItalia.

Le linee in base alle quali abbiamo sviluppato il programma in maniera partecipata sono:

ü autonomia finanziaria degli enti locali, finanziamenti europei e cooperazione

ü beni comuni, democrazia partecipativa, qualità della vita

ü sostenibilità, green economy e nuovo modello urbano

ü politiche del welfare, lavoro, formazione e scuola

Ne riportiamo di seguito i punti principali. Per una versione approfondita vedere sul sito www.braccianobenecomune.it


Autonomia finanziaria degli enti locali, Finanziamenti Europei e Cooperazione

La crisi economica generale, le conseguenti misure restrittive adottate dal Governo che si aggiungono ai vincoli del “patto di stabilità” preesistenti, fanno precipitare i Comuni in una situazione insostenibile: la riduzione complessiva delle entrate già hanno compromesso la possibilità di fornire ai cittadini servizi adeguati, anche quelli primari, e si assiste ad una preoccupante riduzione di welfare.

Occorre avere l’esatta percezione di questo stato di cose, e mettere in campo nuove idee ed iniziative al duplice scopo di ridurre gli sprechi ed incrementare le entrate.

  • risorse del Comune viste come l’insieme delle proprietà, del personale, delle imprese industriali/ commerciali e degli immobili che a vario titolo gli appartengono e, in senso lato, anche tutti i cosiddetti “Beni Comuni”.
  • attivazione dell'“Agenda 21 Locale”: analisi partecipata di tutte le articolazioni della amministrazione comunale per ottimizzarle con, allo stesso tempo, risparmi di sistema e miglioramenti della qualità dei servizi;
  • supporto e consulenza, ricerca, promozione ed attivazione di finanziamenti sovra-comunali (Provincia, Regione, Stato, Unione Europea);
  • cooperazione fra enti locali ed altri soggetti;
  • bilancio spiegato ai cittadini; società partecipate amministrate da parte di terzi; censimento delle proprietà comunali;
  • bilancio partecipativo.

Beni comuni, democrazia partecipativa, qualità della vita

I beni comuni sono patrimonio di tutti, indisponibili sul mercato, non negoziabili.

Sono un bene comune:

Ambiente,

territorio e paesaggio,

patrimonio storico, artistico e culturale,

democrazia,

le forme di conoscenza collettiva,

i saperi e le culture locali,

l'acqua fonte di vita,

l’aria (che è sempre più inquinata).

Per uno sviluppo basato sulla qualità della vita delle persone, la città deve crescere in:

aree verdi,

zone pedonali

spazi pubblici

  • gestione pubblica dell'acqua:
    • costituzione di una Azienda Speciale consorziandosi con altri comuni;
    • tariffe con quota minima garantita
    • gestione integrata dell’intero ciclo delle acqua: acqua potabile, fogne, acqua piovana.

o tariffe con Quota minima giornaliera gratuita;

o Disincentivo all’uso dell’acqua in bottiglia;

o Gestione integrata dell’intero ciclo dell’acqua: acqua potabile, fogne, acqua piovana;

o Manutenzione straordinaria alle infrastrutture contrastando gli allacciamenti idrici e fognari abusivi;

o Accesso ai fondi europei;

o Promozione dei detersivi a basso livello di inquinamento.

  • Riduzione dei consumi energetici e promozione delle fonti rinnovabili:

o “sportello energia” per assistenza e supporto a singoli cittadini e imprese interessati all’uso di sistemi a fonti rinnovabili e a misure di efficienza energetica (affidato alla “Bracciano Ambiente - azienda speciale” da costituire nel quadro della riorganizzazione della attuale Bracciano Ambiente)

o Sviluppare il Piano Energetico Comunale (applicazione della legge 10/91 sulla certificazione energetica, soglia minima di classe energetica da rispettare, libretto energetico, progetto "guardiani della luce")

o Sensibilizzazione della cittadinanza tutta su tali temi (progetto eco-didattico nelle scuole e Assemblee pubbliche).

  • Mobilità: è un settore dove una corretta pianificazione può consentire economie rilevanti in termini di risparmio energetico, emissione in atmosfera di CO2 e inquinanti, fluidità del traffico per un miglior soddisfacimento della domanda di mobilità.

o supporto ai pendolari con azioni strategiche e costanti, in coordinamento con altri comuni, volte a incidere sulle scelte di fondo a carico di altre autorità, in particolar modo Regione e FS.

o ottimizzazione dell’offerta di mobilità infra comunale (in accordo con gli altri comuni) includendo servizi dedicati ai ragazzi

o sviluppo del trasporto pubblico e servizi di car e bike sharing, minibus – anche elettrici - a chiamata, car-pooling, prevedendo collegamenti efficienti tra le diverse forme

o potenziamento del Piedibus per gli scolari per raggiungere la scuola

o pista ciclabile circumlacuale e percorsi cittadini

o zone a traffico limitato e le isole pedonali, anche incentivando proposte di attività commerciali che prevedano sul nascere zone precluse al traffico

o redazione del PUMS (Piano urbano per la mobilità sostenibile) che include la mobilità comunale per i disabili

o incentivazione del telelavoro:

§ sostenere il potenziamento della banda larga, facendosi portavoce dei cittadini presso l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) affinché la banda larga sia portata dai gestori in tutto il territorio, compreso le frazioni a vocazione agricola;

§ adesione all’iniziativa NOI.NET, la rete a maglia wi-fi per una comunicazione libera e a basso costo di proprietà dei cittadini, che sta sperimentando la rete in Comuni vicini.

  • Sanità pubblica e igiene
    • La difesa e il potenziamento dell’ospedale devono essere una priorità, perché la salute è un bene comune non negoziabile che non può essere subordinato ad altri interessi.
    • Tutela della salute e sorveglianza igienico-sanitaria sul territorio in tutte le attività pubbliche, civili e industriali, a cominciare dalla sicurezza sul lavoro.
  • Bracciano città dei diritti e contro ogni forma di discriminazione: tutela dei diritti di tutti e progresso, questo il punto di vista della città che vogliamo.

o Istituire un registro per le coppie di fatto sull'esempio di tanti comuni italiani;

o Creare un registro per il testamento biologico;

o Istituire l’avvocato dei cittadini;

o Garantire il diritto di voto amministrativo per i cittadini residenti da almeno tre anni.

o Istituire un Garante comunale dei diritti dei bambini e dei ragazzi;

o Assicurare la piena libertà di esercizio dei culti religiosi in condizioni di dignità

o tutela, salute e protezione degli animali in collaborazione con le associazioni presenti sul territorio: regolamento generale sui diritti degli animali, corsi per "gattare", cane di quartiere, giornate di educazione cinofila, progetti di pet-terapy.

  • Democrazia Partecipata, strumento in cui crediamo:
    • consigli di quartiere,
    • consulte tematiche,
    • forum cittadino
    • forum dei diritti e delle pari opportunità
    • consulta dell’infanzia
    • lanciamo la campagna: - ogni comune uno spazio in comune.
    • potenziamento di tutti gli strumenti e accessi di comunicazione digitale per avere on-line tute le informazioni di ciò che è pubblico.

Sostenibilità, green economy e nuovo modello urbano

  • Nuova economia e green economy: per una nuova economia occorre favorire e sostenere la tendenza ad affiancare al mercato convenzionale e all’economia, per come li conosciamo, forme alternative: per questo vogliamo incentivare e sostenere tutte le forme di economia solidale, commercio equo, finanza etica, finanziando le associazioni che già operano nel settore e stimolando sinergie territoriali. Due iniziative essenziali sono quella dei Bio-Distretti per la certificazione del biologico locale e i Distretti di Economia Solidale, ovvero reti economico-imprenditoriali a carattere locale per promuovere circuiti economici eticamente orientati e sostenibili.
  • Rifiuti: per una moderna gestione del ciclo. No bracciano città dei rifiuti. Contestiamo, fermamente, il piano dei rifiuti recentemente approvato dalla Regione Lazio: invece di credere e puntare sulle famose “4 r” dell’Europa, e quindi investire nella raccolta differenziata spinta, si prende atto che non si raggiungeranno percentuali di differenziata accettabili e si preferisce la strada del trattamento dei rifiuti indifferenziati; ciò vuol dire tanti impianti di trattamento meccanico biologico (TMB), e tanti inceneritori. Il punto è che, invece di re-immettere nel ciclo i rifiuti trasformati in risorsa, se ne spreca una gran quantità, bruciandoli, mettendo in discarica una percentuale elevatissima (mediamente intorno al 40%) di rifiuti stabilizzati, e producendo un compost di bassa qualità e basso valore economico. Ecco le nostre proposte in breve:

1. prevenzione

2. chiusura della attuale discarica e piano per la transizione;

3. raccolta differenziata porta a porta su tutto il territorio;

4. impianto di compostaggio, piccolo impianto di trattamento degli indifferenziati, e mini-discarichetta

5. Riorganizzare la società Bracciano Ambiente:

o avviare altri “rami d’azienda”, puntando sul settore energetico dell’efficienza e delle fonti rinnovabili;

o istituire una Azienda Speciale per la gestione di alcuni servizi relativi ai rifiuti, di quelli energetici, e di quello idrico, consorziandosi con altri Comuni;

6. dotare la Bracciano Ambiente di un gruppo dirigente in grado di affrontare con convinzione le nuove sfide;

7. istituire un Comitato della Trasparenza e Partecipazione (CTP), che sia partecipe del processo di ridefinizione del piano industriale di Bracciano Ambiente, della sua attuazione, e possa accedere ai dati di monitoraggio e gestione delle attività.

8. istituire periodicamente la “giornata del riuso”

9. raccolta differenziata degli olii esausti

10. promozione dei “Negozi Leggeri” (ovvero con prodotti a basso impatto ambientale).

11. Promozione dei "condomini leggeri".

12. Promozione dei "bimbi leggeri" ovvero che indossano pannolini durevoli e lavabili, anziché i classici usa e getta.

  • La rete delle città virtuose, la città intelligente: Bracciano aderirà alla rete delle città virtuose, per mettersi in gioco, sottoponendo il proprio sistema urbano ad un confronto con le altre città italiane ed europee. Bracciano si riorganizza come “città intelligente”, aderendo alla tendenza delle città moderne ed in linea con gli indirizzi europei, per:
    • ottenere una più elevata qualità della vita,
    • servizi più efficienti e alla portata di tutti,
    • diffondere una politica dei tempi che vada incontro alle esigenze reali delle persone;
    • sarà anche possibile inquadrare in un’ottica più vicina ai cittadini, ad esempio, la riconversione delle strutture militari,
    • oppure attivare un osservatorio prezzi creando una rete di utenti ampia ed efficace.

  • La città dei bambini: il progetto "La città dei bambini" nasce a Fano nel maggio 1991, da un gruppo di ricerca del CNR per:

o operare per una nuova filosofia di governo della città assumendo i bambini come parametri e come garanti delle necessità di tutti i cittadini.

o Far fronte al degrado delle città, cambiando parametro: dal cittadino maschio adulto e produttivo al bambino, per non perdere nessuno.

o La partecipazione: chiedere il contributo dei bambini, chiamarli a collaborare per un cambiamento reale dell'ambiente urbano, attraverso "Il consiglio dei bambini", che nasce per volontà dell'amministrazione,

o L'autonomia: uno degli obiettivi principali è quello di rendere possibile ai bambini di uscire di casa senza essere accompagnati, per poter incontrare gli amici e giocare con loro negli spazi pubblici della città.

o La sicurezza per i bambini e per tutti i cittadini con la partecipazione, l'"occupazione" sociale degli spazi pubblici.

o La mobilità dei bambini, che oggi è quasi scomparsa

  • Pianificazione urbanistica:
    • basta con lo sfruttamento selvaggio del suolo con la cementificazione
    • valorizzazione dell'esistente
    • realizzazione del Sistema Informativo Territoriale (SIT), strumento straordinario per la pianificazione e per il controllo del territorio, in grado anche di fornire la base conoscitiva per interventi sull’insieme della popolazione quali l’introduzione della tariffa puntuale relativa ai rifiuti, o il controllo dell’abusivismo e dell’evasione fiscale.
    • chiedere all’UNESCO il riconoscimento di parte del territorio come patrimonio dell’umanità
    • indicatori che misurino il livello di raggiungimento degli obiettivi programmati
    • realizzazione di un rapporto annuale sulla sostenibilità.
    • impegno di costituirsi, da parte del Comune, parte civile in ogni controversia che veda la collettività come possibile oggetto di un qualsivoglia danno.

  • Aree protette a verde: la vocazione naturale del territorio si evidenzia anche con l’esistenza di un “sistema di tutela” che riguarda la rete natura 2000 (zone ZPS, SIC), l’istituzione del parco regionale e la presenza di tutele paesistiche adottate dalla regione
    • “gestione” del lago e delle sue acque (da aprire un contenzioso con ACEA e Regione per rivedere i termini della concessione).
    • riattivare e rendere stabile il sistema di certificazione ambientale (EMAS), e anche ISO 14001,
    • acquisizione al patrimonio pubblico di pezzi di territorio
    • favorire la presenza di facoltà universitarie decentrate specialmente nel campo delle scienze agricole e forestali e in quelle ambientali,
    • un programma di costruzione e valorizzazione del sistema delle aree verdi pensando anche ad iniziative quali l’adozione di un’isola verde da parte di associazioni, enti o privati cittadini.

  • Turismo ecosostenibile:
    • rete di accordi e collaborazioni tra i Comuni, le Soprintendenze, i soggetti impegnati nella tutela ambientale e il settore ricettivo, e inserire la presenza sul lago nei circuiti turistici legati al porto di Civitavecchia e a Roma.
    • allestimento di parchi attrezzati, percorsi natura e piste ciclabili, organizzazione di corsi e percorsi didattici su flora e fauna del territorio, coinvolgendo le associazioni locali
    • Albergo Diffuso, particolarmente adatto per valorizzare borghi e paesi con centri storici di interesse artistico od architettonico.

  • Agricoltura per la sostenibilità:
    • sviluppare l’agricoltura biologica,
    • riscoprire il valore di una sana alimentazione,
    • produzioni di qualità e sviluppo delle attività volte ad accorciare drasticamente il percorso produzione-consumo.
    • valorizzare l’agricoltura sociale, una nuova pratica che attraverso iniziative promosse in ambito agricolo e alimentare da aziende agricole ma anche cooperative sociali, intende favorire il reinserimento terapeutico di soggetti svantaggiati nella comunità e al contempo produrre beni.

  • Cultura e civiltà: non più la cultura = evento senza senso ma occorre ritrovare il legame con la società civile. Occorre promuovere un'iniziativa culturale sul territorio e verso la cittadinanza, con la priorità della scuola, per innescare quel movimento a senso alternato in cui la società incontra la scuola. Si deve ricominciare dall'educazione. In sintesi, intendiamo muoverci per i seguenti obiettivi:

1. Auditorium. Ferriera d'arte e cultura. Progetto che agisce simultaneamente su due direzioni: promozione culturale e artistica da una parte e verso la formazione dei giovani dall'altra.

2. Cultura e Scuola. Concordare con i dirigenti scolastici una serie di appuntamenti all'interno e fuori della scuola finalizzati ad integrare il piano didattico per raggiungere stessi obiettivi attraverso traiettorie e metodologie differenziate (convegni, progetti condivisi, laboratori).

3. Biblioteche. Abituare il pensiero della cittadinanza all'esistenza delle biblioteche, quale patrimonio di conoscenza e bene comune al servizio di tutti, progettando iniziative all'interno delle stesse biblioteche.

4. "Premio Città di Bracciano" riconoscimento conferito ad una persona d'importanza pubblica nazionale ed internazionale, che si è distinto per il suo lavoro nell'edificazione dell'uomo.

5. "Festival dell'Armonia" manifestazione a carattere internazionale e ricorrente negli anni che ospita artisti, uomini di cultura, linguaggi espressivi differenziati che occuperà in modo estensivo tutti gli spazi significativi del comune di Bracciano con particolare attenzione alla riviera, promuovendo il bene artistico, paesaggistico, ambientale del nostro territorio.

  • Sport è cultura e movimento: promuovere l’attività sportiva quale ambito di sviluppo socio educativo (prima ancora che competitivo o economico), vuol dire anche far fronte ad un problema sanitario (obesità) o creare occasioni di integrazione tra età diverse e/o provenienze diverse. Alcune azioni concrete per lo sport e le attività per il corpo:
    • Promozione della formazione all’educazione sportiva, alla comunicazione e alla gestione dei gruppi in ambito sportivo, coinvolgendo anche le scuole
    • attivare strategie di promozione dell’ampia offerta locale del tessuto associativo e societario di Bracciano;
    • Organizzazione di: FESTA DELLO SPORT, marcia non competitiva, attività di richiamo al moto fisico anche di carattere non sportivo per ogni età
    • Operare periodicamente nella direzione di un coinvolgimento attivo delle famiglie: padre, madre, figli e nonni, insieme a fare attività sportiva (corsa non competitiva, passeggiata in bicicletta, ecc.).
    • luoghi pubblici diffusi su tutta la città, attrezzati per le diverse discipline sportive.
    • Rivisitazione delle regole di utilizzo delle strutture pubbliche

  • Sicurezza: il Comune deve mettere in campo azioni finalizzate a:
    • promuovere e diffondere una nuova cultura della sicurezza attenta ai temi qualità della vita e della vivibilità dei territori. Sicurezza, non come interventi settoriali, ma politica complessiva volta all’inclusione sociale, all’integrazione degli immigrati e alla crescita dei quartieri tramite la partecipazione della cittadinanza, riducendo le differenze tra il centro e le zone più periferiche e decentrate.
    • innalzare la percezione di sicurezza da parte dei cittadini e della comunità
    • qualificare l'azione della Polizia locale con adeguamento del numero degli addetti alla sicurezza.
    • Apertura di un tavolo di confronto sulla legalità con le autorità competenti (Prefetto, magistratura, forze di polizia, associazioni) sulle ipotesi di infiltrazioni della criminalità organizzata nel nostro territorio con il fine di analizzare il fenomeno, individuare le cause e proporre azioni di contrasto. In particolare attenzione sarà rivolta a possibili azioni di racket, riciclaggio di denaro sporco, usura e sfruttamento della prostituzione.
    • Far rispettare le leggi e i divieti di utilizzo di prodotti non a norma di legge come i botti e le bombe del periodo natalizio.
    • Vigilare sulla sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro.


Politiche del welfare, lavoro, formazione e scuola

  • Strategie e valori: Pur con la forte riduzione delle risorse che arriverà all'80%, si sta pensando di promuovere un modello di welfare più attento ai diritti e ai bisogni dei cittadini.

o Dal contenimento del disagio alla Qualità della Vita.

o Dal Controllo Sociale alla Libertà di Scelta.

o Dalla Centralità del Ruolo Pubblico al Coordinamento di Vari Attori.

o Dai Servizi Orientati dall’offerta ai Servizi Orientati dalla Domanda.

o Da un Metodo Medico di Programmazione a un Metodo Biopsicosociale.

o Dalla promozione dell’Integrazione Sociale alla promozione dell’Inclusione Sociale

  • Le nostre proposte generali:
    • potenziare il sistema di erogazione dei servizi socio-sanitari rafforzando il distretto attraverso l’accordo di programma. A tal proposito si propone di creare un organismo di tipo consortile tra i comuni del distretto F3
    • Rafforzare le reti di collaborazione con tutte le istituzioni presenti sul territorio – Servizi sanitari ( ospedale, consultori, CAD, CSM ), scuole, centro per l’impiego, COL, ecc.
    • Promuovere la nascita delle consulte di settore e rafforzare quelle esistenti al fine di creare sempre più possibilità di confronto, discussione, pianificazione e controllo delle scelte in risposta ai reali bisogni della comunità
    • Sostenere e promuovere il mondo dell’associazionismo e del volontariato che vanno di pari passo con l’affermarsi di una cittadinanza attiva e consapevole.
    • Promuovere l’agricoltura sociale e multifunzionale e, attraverso tali attività, percorsi terapeutici, riabilitativi e di integrazione sociale, lavorativa e imprenditoriale di persone svantaggiate. Ne sono degli esempi gli agri-nidi, le fattorie sociali, gli orti didattici e le fattorie didattiche, le ludoteche, ecc.

  • Sulla disabilità:
    • osservatorio Convenzione ONU per:

1. Promuovere l'attuazione della Convenzione ONU ed elaborare il rapporto dettagliato sullo stato dei diritti

2. Predisporre un programma di azione per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità

3. Promuovere la raccolta dei dati statistici che illustrino la condizione delle persone con disabilità

4. promuovere la realizzazione di studi e ricerche per individuare aree prioritarie verso cui indirizzare azioni e interventi per la promozione dei diritti delle persone con disabilità

    • Assistenza Indiretta Personalizzata (un'assistenza domiciliare in forma autogestita)
    • Empowerment per favorire l'espressione di maggiori competenze per la vita autonoma.

  • Sull'infanzia e la famiglia:
    • realizzare il progetto CITTA’ DEI BAMBINI in cui Bracciano è stata già inserita e concludere l’iter procedurale per l’attivazione di una consulta per l’infanzia.
    • informazione/formazione delle famiglie sulle problematiche adolescenziali
    • una attenta divulgazione territoriale, in termini preventivi e non allarmistici, di informazione sulle principali problematiche del disagio minorile e giovanile.
    • forme integrate di sostegno alla famiglia attraverso opportunità di fruizione di interventi/servizi di rete, con prerogative di : competenza specifica, capacità di presa in carico e facilità di accesso.

  • Sulle donne: Condividendo gli obiettivi dell'Unione europea, BraccianoBeneComune vuole promuovere le pari opportunità e l'uguaglianza di trattamento tra donne e uomini, nonché combattere ogni discriminazione basata sul sesso. Ritiene inoltre fondamentale promuovere la partecipazione delle donne all'economia e al processo decisionale.

o potenziamento del Centro Donna per affrontare e sostenere le problematiche delle donne legate alla famiglia e al lavoro. Luogo di confronto, formazione, occasione lavorativa.

o sportello permanente antiviolenza per la prevenzione, il dialogo interculturale e il contrasto della violenza sulle donne e la violenza domestica.

o promozione delle donne in politica rispettandone i tempi famigliari.

o assicurare sempre un’informazione rispettosa della figura della donna.

o Toponomastica al femminile: sosteniamo la campagna per la memoria femminile locale, nazionale e straniera

  • Sulle politiche migratorie: Per consolidare l'operato del quinquennio precedente ci proponiamo di realizzare :

1. Interventi finalizzati alla decodifica del bisogno sulla base delle diverse culture di appartenenza

2. Costruzione di sinergie con la comunità locale e l'Amministrazione con il fine di favorirne il graduale inserimento sociale

3. orientamento e informazione capillare sulle situazioni nuove come il centro di accoglienza C.A.R.A. circa i diritti/ sociali, sanitari e legali degli aventi diritto

4. Interventi educativi e sociali finalizzati ad includere la popolazione migrante

5. incontri finalizzati a contrastare fenomeni di intolleranza e xenofobia laddove presenti.

6. Interventi di promozione di relazioni collaborative tra Amministrazioni e Stranieri con il fine di favorirne il graduale inserimento sociale.

7. Valorizzazione della Consulta delle politiche migratorie come strumento strategico, in sinergia con le associazioni e le cooperative territoriali e in rete con i comuni del circondario

8. dare continuità al prezioso lavoro del volontariato attraverso lo SPORTELLO MIGRANTI volto ad offrire una consulenza su aspetti lavorativi, burocratici come, per esempio, i rinnovi dei permessi di soggiorno, carte di soggiorno e cittadinanza ecc.

  • Sulle politiche del lavoro e della formazione:

o far ripartire le economie dal territorio e dalle sue vocazioni, sviluppando l’agricoltura , il turismo etico e sostenibile, le attività ittiche ecc.

o promozione turistica del nostro territorio; la nostra vicinanza geografica alla capitale, al porto di Civitavecchia e la ricchezza in termini di patrimoni storici presenti (vecchi sentieri archeologici da riscoprire e rendere fruibili, monumenti ecc) da mettere in rete, aprendoci alla collaborazione fattiva con i comuni limitrofi.

o attivazione di una forte proposta formativa per i giovani ma anche per chi rimane senza lavoro in età adulta, puntando su un’idea di impresa economica che va sotto il nome di green economy

o istituzione di un ufficio in grado di poter rispondere a bandi europei.

  • Sulle politiche giovanili:
    • ottimizzazione e disponibilità di spazi per l'incontro dei giovani e l’associazionismo
    • formazione lavoro rivalutando anche gli antichi mestieri in un ottica di decrescita
    • consulta giovanile

  • Sugli anziani: rappresentando circa un quinto della popolazione di Bracciano costituisce una grande risorsa da impiegare, anche in termini culturali, come memoria storica necessaria ad una corretta visione del futuro. Non solo, quindi, centri sociali chiusi ma opportunità di scambio con le altre componenti sociali.

  • Sull'istruzione pubblica:
    • accedere ai finanziamenti destinati alla messa in sicurezza degli edifici scolastici;
    • perseguire l’obiettivo della costruzione della nuova scuola elementare;
    • tornare in possesso dell’intera struttura che ospita l’Istituto Tecnico Enrico Mattei per consentire l’alleggerimento e il ripristino delle condizioni di sicurezza della scuola elementare Tittoni;
    • concludere l’iter per il passaggio a scuola paritaria della nostra scuola materna comunale;
    • promuovere la nascita del mercato del libro usato e del sistema del comodato d’uso ;
    • attivare tutte le sinergie possibili con istituzioni pubbliche (Regione, Provincia, Miur), attraverso un rapporto costante con gli organi collegiali e le dirigenze didattiche per garantire ai nostri ragazzi più opportunità formative;
    • aprire al territorio l’utilizzo delle scuole come centri di cultura, nei quali è possibile realizzare progetti accessibili a tutti partendo dal presupposto che la cultura è un bene comune.