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IL 20 GENNAIO TUTTI A ROMA! "ACCOGLIENZA" A SARKOZY, MERKEL E MONTI!

sabato 30 luglio 2011

GENOVA 2011: LOTTARE, DI NUOVO, INSIEME.

Genova 2011. Dieci anni passati da quel evento, misto di speranza, lotta politica, e tanto dolore per le violenze subite da uno Stato che dietro la legalità ha nascosto tutte il sangue scorso in quei giorni. Sono salito a Genova con quello spirito e ho trovato che non ero il solo. Ho trovato, anzi, compagni e compagne che hanno assistito in prima persona quei giorni, ma tanti ragazzi come me che 10 anni fa non avevano neanche la licenza media. Ho trovato anche tanta voglia di ricominciare un percorso unito, un percorso da condividere, perché 10 anni fa quei ragazzi avevano ragione e come ha detto Vittorio Agnoletto, allora portavoce del Genoa Social Forum, "ieri dicevamo un altro mondo è possibile, oggi è necessario". Sono sicuro che chi ha partecipato, ha lavorato all'accoglienza, agli eventi, ai servizi d'ordine dei vari cortei, vuole veramente rivoltare questo schifo di mondo, dove la finanza governa le vite di 6 miliardi di persone, dove chi era ricco oggi è più ricco e chi era povero ora è ancora più povero e senza diritti. Allora faccio mio lo slogan del decennale: Loro sono la crisi, noi, tutti insieme, la speranza.

GENOVA 2011. I GIOVANI COMUNISTI MOTORE DEL MOVIMENTO DEI MOVIMENTI.



lunedì 4 luglio 2011

SE I DELINQUENTI HANNO LA DIVISA...

La manifestazione di ieri in Val di Susa ha animato il mondo dell'informazione e il mondo politico. Tante dichiarazioni, tanti articoli, tanti commenti. Ma coloro che hanno scritto, dichiarato o commentato erano lì o, perlomeno, hanno utilizzato fonti certe e obiettive? Per esempio, tal Meo Ponte de "La Repubblica" descrive il mondo dei Black Bloc e quello che hanno fatto nella valle e fra le montagne (link articolo). Meo Ponte dunque, come nemmeno un buon libro di fantascienza, vede i Black bloc con Maschere antigas e depositi di armi dentro i boschi. Peccato che la comunicazione dei primi minuti era di "persone che parlano straniero fra i manifestanti" (testimonianza).
Arrivano, poi, le dichiarazioni politiche. Quelle che parlano di "isolare i violenti" (compreso il nostro Presidente della Repubblica), che parlano di presenza di "delinquenti" e, addirittura, di "terroristi". Ma nessun deputato, nessun presidente, nessun organo importante di informazione, ha parlato delle violenze che i manifestanti hanno subito. La rete in questo aiuta, come a Genova i canali indipendenti di informazione come Indymedia. Ci sono video fatti da testimoni, altri girati dalle stesse vittime. Io ne pubblico due:

Nel primo video si vede un cavalcavia con camionette della Guardia della Finanza dove vengono lanciate pietre, cadendo così con grande e pericolosa velocità, sui cittadini accorsi da tutta Italia per sostenere la battaglia dei No TAV.



Il secondo video è la testimonianza di Fabiano Di Bernardino, studente bolognese e attivista del TPO che dal letto del suo ospedale racconta l'inaudita serie di violenze subite dalla Polizia all'interno del cantiere bunker della Maddalena, dopo essere stato fermato.

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